mercoledì 20 ottobre 2010

I Sospiri di Biscieglie


L’etimologia rimanda all’arabo “giulab”, acqua di rose, ma anche al latino medievale “gileppus”, (gileppo aromatico). Si racconta che in occasione delle nozze di Alfonso d’Aragona, duca di Bisceglie, e Lucrezia Borgia, le clarisse del Monastero S. Luigi sfornarono per la prima volta un dolce gradevole, degno dei reali, ripieno di crema o di marmellata e ricoperto di giuleppe. Si attendeva l’arrivo della “duchessa” nella sua città, ma l’attesa fu lunga e inutile, in quanto Lucrezia non vi si recò. I nobili della città sospirarono tanto per la mancata venuta e il “dolce di nozze” divenne da quel momento “il Sospiro”. Per la loro preparazione, prima si separano i tuorli delle uova dall’albume che, vengono sbattuti entrambi separatamente, ben bene in un tegame di rame.
Con l’aggiunta di ottima farina e poco zucchero si forma un impasto, che viene ben lavorato fino a renderlo pasta molle. L’impasto messo in cono di stoffa, forma i sospiri che, dopo essere stati infornati, vengono riempiti di crema e rivestiti di naspro (giuleppe), fatto con albume battuto, zucchero e scorza di limone.

Tratto da: www.prolocobisceglie.it

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