domenica 28 febbraio 2010

Charlotte di pesche

Ingredienti (per 4 persone): 1 kg di pesche gialle mature, 150 gr. di zucchero, 300 gr. di savoiardi, 1 bicchierino di brandy, 1 limone, 1 stecca di cannella

Preparazione: lavare accuratamente il limone, tenere a parte qualche pezzetto della scorza, spremere il succo e raccoglierlo in una ciotolina. Lavare le pesche, privarle della pelle, del nocciolo, tagliarle a fettine e metterle, un po' alla volta, in una ciotola con acqua acidulata con il succo di limone per non farle annerire.Scolarle, metterle in una casseruola, unire lo zucchero, il brandy, la cannella e la buccia di limone, portare dolcemente ad ebollizione e far cuocere il composto per circa 20/25 minuti. Scolare le fette di pesche e schiacciarle con una forchetta, eliminare dal liquido di cottura la cannella e tenerlo a parte. Foderare il fondo e le pareti di uno stampo da charlotte con i biscotti savoiardi, versarvi uno strato di pesche, ricoprire con uno strato di savoiardi e spennellarli con il liquido di cottura, distribuirvi sopra uno strato di pesche, uno di biscotti spennellati e continuare fino ad esaurimento degli ingredienti, terminando con i biscotti. Porvi sopra un disco di carta oleata con un peso sopra. Riporre la charlotte in frigo per almeno 3 ore. Per servirla capovolgerla sul piatto di portata, spennelarla con il liquido di cottura.

Tempo necessario 50' + il riposo in frigorifero

Stufato con patate



Ingredienti (per 4 persone): 800 gr. di polpa di manzo, 600 gr. di patate, 350 gr. di pomodori maturi, 1 carota, 2 spicchi di aglio, 1 rametto di rosmarino, 1/2 bicchiere di vino bianco secco, 4 cucchiai di olio extravergine di oliva, sale e pepe.

Preparazione: pelare le patate, lavarle e tagliarle a cubetti. Lavare la carne, asciugarla con un canovaccio, e tagliarla a cubetti con un coltello affilato.Scottare i pomodori in acqua bollente, scolarli, privarli della pelle, dei semi e tritarli. Spuntare la carota pelarla, sbucciare gli spicchi d'aglio, pulire il rosmarino, lavarli e dopo averli asciugati tritarli.In un tegame con l'olio par appassire il trito di carota aglio e rosmarino senza farlo colorire, aggiungere i cubetti di polpa di manzo e lasciarli rosolare finchè non si saranno coloriti da tutte le parti.Bagnare con il vino bianco, e farlo evaporare a fuoco vivace, insaporire la carne con un pizzico di sale e di pepe e unire i pomodori tritati. Coprire il tegame e proseguire la cottura a fuoco moderato per una ventina di minuti.Aggiungere le patate a cubetti, mescolare e far cuocere per altri 20 minuti.Servire caldo.

Tempo necessario 1h

venerdì 26 febbraio 2010

Farfalle al salmone affumicato



Ingredienti (per 4 persone): 350 gr. di farfalle 80 gr. salmone affumicato, 30 gr. di burro, 100 gr. di panna, noce moscata, 1 cucchiaino di paprica dolce, 1 bicchierino di Vodka, sale, prezzemolo fresco

Preparazione: in una pentola portare a ebollizione abbondante acqua, salarla e farvi cuocere la pasta.Nel frattempo dividere il salmone a pezzetti. Versare la panna in un largo tegame e farla scaldare con il burro, quindi aggiungere il salmone, 1 grattata di noce moscata e paprica dolce. Prima che il composto raggiunga il bollore, versarvi la Vodka e 1 pizzico di sale. Scolare le farfalle al dente, versarle nel tegame con il condimento e mescolare accuratamente; mantecare la pasta per 2 minuti con il sugo, quindi portarla in tavola su un piatto da portata riscaldato arricchita con un po' di prezzemolo fresco.

Pizza alla catanese



Ingredienti (per 4 persone): 500 gr. di pasta da pane già pronta, 4 fettine di carne di capretto o di vitello già cotte, 4 fette di formaggio tuma, 4 acciughe sotto sale; 50 gr. di olive snocciolate, 1 cipolla, 5 cucchiai d'olio extravergine d'oliva, sale.

Preparazione: sbucciare la cipolla, lavarla, asciugarla e tritarla finemente.Lavare le acciughe sotto acqua corrente fino ad eliminare completamente il sale; privarle della testa e della lisca centrale e tagliarle a pezzetti.Tagliare le fette di carne e di formaggio a listarelle larghe.In una padellina con 2 cucchiai d'olio far appassire la cipolla tritata senza farla colorire, insaporirla con un pizzico di sale e lasciarla raffredare.Dividere la pasta da pane in due panetti, stenderne uno in una tortiera spennellata d'olio, distribuirvi i pezzetti di acciuga, le olive nere snocciolate, le listarelle di formaggio e di carne e la cipolla appassita.Coprire il ripieno con la pasta di pane rimasta, pressare i bordie punzecchiare la superficie con una forchetta e spennellarla con l'olio rimasto.Riporre la pizza nel forno a 200° e lasciarla cuocere per 25/30 minuti circa.
Servire la pizza calda
Tempo necessario: 50'

giovedì 25 febbraio 2010

Polenta pasticciata


Ingredienti (per 4 persone): 400 gr. di farina gialla, 80 gr. di burro, 8 cucchiai di formaggio grana grattuggiato, sale.

Preparazione: Mettere il paiolo suol fuoco con 1,5 litri di acqua e portarla ad ebollizione; aggiungere sale e versare un po' per volta a pioggia la farina gialla. Fino a che non si è amalgamata non aggiungere altra farina per non formare grumi. Lavorare con la paletta di legno, mescolando sempre nello stesso senso. Far cuocere per circa 1 ora.Versarla sul tagliere, lasciarla raffredare e tagliarla a fette dello spessore di cm 1 circa.Imburrare una pirofila da forno, disporre uno strato di fette di polenta, cospargerlecon un po' di formaggio grattuggiato e distribuire sopra qualche fiocco di burro, continuare alternando polenta, formaggio e burro fino ad esaurimento degli ingredienti, terminando con formaggio e burro.Mettere la pirofila nel forno a 180° e far cuocere il composto per circa 20 minuti. Servire caldo.


Tempo necessario: 1h e 30'


mercoledì 24 febbraio 2010

Borlenghi




Ingredienti per 4 persone: 300 gr. di farina, 1 bicchiere di latte, 1 spicchio d'aglio, 1 rametto di rosmarino, 50 gr. di lardo naturale, cotenna di maiale (o 20 gr. di burro), 100 gr. di formaggio grana gattugiato, sale.


Preparazione: In una terrina mettere la farina, unirvi un pizzico di sale, il latte e aggiungere acqua sufficiente ad ottenere una pastella liscia ed omogenea; far riposare per 1 ora circa in luogo fresco.Nel frattempo sbucciare l'aglio, lavare il rosmarino e tritarli insieme al lardo.Ungere bene il fondo di un padellino in ferro (tipo antiaderente); versare una piccola quantità della pastella e roteare rapidamente il padellino affinché la pastella si distribuisca in modo omogeneo; fare asciugare la frittellina, rigirarla con una spatola e farla asciugare anche dall'altra parte. Continuare fino ad esaurimento della pastella; farcire i "borlenghi" mettendo al centro do ognuno un po' di trito preparato e un po' di formaggio grattuggiato. Ripiegarli in quattro parti e servirli caldi.


Tempo necessario: 40'

lunedì 22 febbraio 2010

Bigoli in salsa di cipollotti





Ingredienti (per 4 persone): gr. 350 di bigoli, gr. 100 acciughe sotto sale, 20 cipollotti freschi, prezzemolo, vino bianco, olio extravergine di oliva, sale, pepe.


Preparazione: Dissalare le acciughe, lavare in acqua e aceto, asciugare e condire con un filo d'olio. Pulire i cipollotti e taglarne metà a listarelle sottili. Far rosolare in una padella con un filo d'olio per 15 minuti circa. Nella stessa padella soffriggere a fuoco basso con quattro cucchiai di olio i cipollotti rimasti tagliati a rondelle, salarli e cuocerli per 30 minuti coperti aggiungendo qualche cucchiaio di acqua bollente. Unire metà dei filetti di acciuga, regolare di sale e pepare. Aggiungere le listarelle di cipollotti e filetti di acciuga rimasti e cospargere di abbondante prezzemolo tritato. Cuocere i bigoli al dente, condire con la salsa di cipollotti e acciughe e servire aggiungendo ancora prezzemolo

I capuss




Questa tipica pietanza viene nominata ¨capuss¨ (o anche ¨capucc¨ a Bondo, Roncone, ecc...) e viene cucinata a Bolbeno e dintorni, in buona parte della Rendena e delle Giudicarie Esteriori, espressamente nelle ricorrenze patronali dei vari paesi, con una certa abbondanza, così che è possibile trovarne un assaggio in tutte le famiglie.
I ¨capuss¨ sono delle polpette avvolte accuratamente in foglie di vite di uva fraga. L’impasto di queste polpette è composto di:
pane raffermo formaggio grana burro uova erbe e coste prezzemolo uva sultanina aglio sale e pepe
Si prepara un bel pastone lavorandolo con le mani sulla spianatoia. Si divide in tante polpette che si incartano molto accuratamente in foglie di vite americana lavate e asciugate. Ogni ¨capuss¨ va legato bene con dello spago sottile. I ¨capuss¨ vanno poi lessati in acqua per circa venti minuti e vanno offerti freddi ma sempre avvolti nel loro incarto. Ogni commensale poi li slega, li libera dalla foglia e li condisce nel proprio piatto con olio ed eventualmente con altro sale e pepe. Si mangiano nel corso del pranzo oppure a merenda accompagnandoli con un buon bicchiere di vino.Sono molto appetitosi e che anche i ¨foresti¨ pur rimanendo all’inizio un po’ perplessi di fronte al loro aspetto, forse non molto invitante, ne sono quasi sempre conquistati. La loro preparazione è un po’ laboriosa (qui da noi molti cominciano il mercoledì o il giovedì precedente la festività perché amano assaggiarli nella giornata di venerdì), ma la fatica viene senz’altro ripagata dalla gioia che i propri familiari dimostrano all’apparire in tavola di questo profumato piatto

domenica 21 febbraio 2010

Vino di Visciole



Il territorio di Pergola è particolarmente famoso anche per un prodotto tipico molto apprezzato, che tradizionalmente viene chiamato Vino di Visciole e che viene ottenuto, seguendo un'antica ricetta, utilizzando un frutto del tutto particolare, la visciola, che si raccoglie da una varietà selvatica di Prunus cerasus e che viene fatta fermentare con ottimo vino rosso strutturato della vendemmia precedente.
Colore rosso intenso, odore di visciola e frutti di bosco, buona gradazione alcolica, struttura e sensazioni dolci, sono le caratteristiche che lo rendono inconfondibile. Conosciuto anche con il nome di Visner, Visciolì e Visciolata di Pergola, è apprezzato come delizioso nettare da meditazione, da accostare a ciambella e pasticceria secca come i tipici cantuccini alle mandorle.

Cassoeula o Cazzoeula




Ingredienti (per 4 persone): 3 verze, gr. 500 costine di maiale, gr. 400 salsiccia, gr. 100 cotenne, 2 cipolle, prezzemolo, uno spicchio di aglio, sedano, carota, olio, gr. 300 polpa di pomodoro, sale e pepe.


Preparazione: Raschiare le cotenne, passarle sulla fiamma e lavarle; metterle in acqua bollente e scottarle per circa una ventina di minuti, poi scolarle. Tagliate a pezzi le costine, lavare e sfogliare le verze e bucherellare la salsiccia. Mettere in un tegame l'olio con il trito di cipolla, sedano, carota, aglio e prezzemolo; lasciarli imbiondire, aggiungere le costine, le cotenne e poco dopo la salsiccia. Quando hanno preso colore, unire la polpa di pomodoro, il sale, il pepe e lasciare cuocere a fuoco basso per circa trenta minuti. Aggiungere le verze a listarelle, incoperchiare e a fuoco medio, terminare la cottura per altri 15 minuti.

Orecchiette alle cime di rapa




Ingredienti (per 4 persone): gr. 400 orecchiette fatte in casa, gr. 800 cime di rapa, 1 peperoncino piccante, 2 spicchi aglio, 4 filetti di acciughe sott'olio, 6 cucchiai di olio extravergine di oliva, sale


Preparazione: Lessare nella stessa acqua bollente e salata le orecchiette e le cime di rapa per circa 20 minuti. In una casseruola far rosolare nell'olio l'aglio tritato con il peperoncino tagliato a metà (da togliere a fine cottura) e i filetti di acciughe. Quando questi si saranno spappolati, versare la salsa sulle orecchiette scolate con le cime di rape. Mescolare bene e servire subito.

Sangiovese di Predappio




Predappio è storicamente la “culla” del Sangiovese, vino rosso intenso ottenuto dal clone sangiovese di Romagna che, va ricordato, costituisce la base dei grandi rossi italiani (Brunello, Chianti). Il Sangiovese, vino romagnolo per eccellenza, ha trovato in Predappio una zona ad alta elezione produttiva: si pensi alle cantine della famiglia Zoli a Predappio Alta, oggi adibite a museo enologico e destinate alla produzione del vino sin dal ‘400; già nel XV-XVI secolo, gli Statuti Comunali regolavano, fra l’altro, l’obbligo di tenere chiuse le vigne entro i confini o nei pressi del castello di Predappio; inoltre, i vini del Conte Campi di Villa Raggi, all’Esposizione Universale di Parigi del 1889, ricevettero un ambito premio. Al di là di questi episodi, va dato merito ad intere generazioni di vignaioli che, nel corso dei secoli, hanno dato lustro al Sangiovese di Predappio, elevandolo a prodotto tipico per eccellenza di questo territorio. Oggi la vitalità del terroir predappiese è testimoniata dalla presenza di numerose aziende vitivinicole (storiche e di recente costituzione) che producono un Sangiovese eccellente, in possesso di tutti i requisiti per incrementare la propria diffusione ben oltre i confini di questo territorio.
Nel percorso di valorizzazione del territorio e delle sue espressioni più tipiche, intrapreso dall’Amministrazione Comunale, la produzione vinicola riveste un ruolo fondamentale.Numerose sono le iniziative legate al vino Sangiovese promosse negli ultimi anni e spesso l’abbinamento con la cultura (arti figurative, musica) di qualità ha consentito di parlare di vino ad un pubblico sempre più esigente e consapevole.La manifestazione più importante è rappresentata senza dubbio da “I tre giorni del Sangiovese”, che ogni anno fra agosto e settembre celebra la viticoltura e la produzione vinicola delle quali il territorio predappiese è tradizionalmente culla. Tale evento, a partire dal 2006, è andato ad affiancarsi alle sagre tradizionalmente dedicate al vino ed ospitate nel borgo di Predappio Alta (Sagra della mostatura e Festa dei Vignaioli).Le maggiori aziende produttrici si sono unite ed insieme con l’Amministrazione Comunale hanno dato vita all’Associazione per la promozione del Sangiovese di Predappio e territori limitrofi che si propone di diffondere ed incentivare la cultura, la conoscenza e l’immagine del Sangiovese di Predappio promuovendo nuove forme di collaborazione fra pubblico e privato per la crescita dell’intero territorio.Presso le aziende aderenti i turisti possono effettuare visite alle vigne, alle strutture produttive e degustazioni guidate dagli stessi produttori.

Triglie alla livornese




Ingredienti (per 4 persone): 1 kg. di triglie di scoglio, gr. 600 di pomodori rossi maturi o pelati, 2 spicchi aglio, 2 ciuffetti di prezzemolo tritato, un peperoncino, olio extravergine di oliva e sale.


Preparazione: Scottare i pomodori in acqua bollente, tritare e scolare. Tritare l'aglio con un ciuffo di prezzemolo e il peperoncino. Versare l'olio in una padella fare appassire il trito senza che l'aglio prenda colore. Aggiungere i pomodori e fare insaporire per cinque minuti a fuoco allegro. Salare e portare a cottura per 20 minuti a fuoco medio, aggiungendo dell'acqua per mantenere morbido. Pulire e lavare le triglie scolarle e adagiarle nel pomodoro. Far cuocere a fuoco medio per 7 minuti senza coperchio e senza girarle per non romperle, a termine cottura cospargere l'altro ciuffetto di prezzemolo.

Pizzoccheri valtellinesi




Ingredienti (per 4 persone): gr. 200 farina di grano saraceno, gr. 100 farina bianca, sale, 3 patate , gr. 300 coste, 3 spicchi aglio, 8 foglie di salvia, gr. 100 burro, gr. 250 formaggio valtellinese magro, grana.



Preparazione: Impastare le due farine e il sale con tanta acqua quanto basta per ottenere una pasta compatta e soda. Tirarla con il mattarello in una sfoglia non troppo sottile, infarinarla, arrotolarla su se stessa e tagliarla a strisce larghe 1 cm. circa.In una pentola abbastanza grossa mettere abbondante acqua salata, buttare le patate sbucciate e tagliate a pezzi, le coste ben lavate e tagliate a striscioline e portare ad ebollizione. Far cuocere le verdure per circa 20 minuti poi gettare i pizzoccheri e lasciar bollire a fiamma bassa per circa 5 minuti. Intanto, in una casseruolina, far colorire il burro con l'aglio e la salvia. Scolare i pizzoccheri assieme alle verdure e mettere tutto in una larga terrina, versare sopra il burro (a cui togliere sia l'aglio che la salvia), cospargere con abbondante grana grattugiato e ricoprire tutto con il formaggio tagliato a fettine sottilissime. Mescolare più volte e servire subito.

Cicerchiata abruzzese




Ingredienti (per 4 persone): gr. 500 di farina, gr. 100 burro, 6 uova, gr. 75 zucchero, scorza di un limone e di una arancia grattuggiate, gr. 200 di miele, gr. 100 di canditi, olio.


Preparazione: Mettere la farina a fontana sulla spianatoia e versare al centro le uova, il burro a pezzetti, lo zucchero e la scorza del limone. Impastate fino a che avrete un impasto morbido ed elastico. Staccare dei pezzetti e formare dei rotolini che poi verranno tagliati a tocchetti lunghi circa 3 cm. Gettare i rotolini in olio fumante e farli dorare per poi sgocciolarli bene su carta assorbente. In una casseruola sciogliere a fuoco basso il miele ed incorporare i canditi e la scorza d'arancia. Buttare dentro i mostaccioli fritti e mescolare delicatamente fino a che non avranno assorbito tutto il miele. Versare tutto su un piatto, dando al dolce la forma di una piramide. Servire quando la cicerchiata sarà quasi fredda.