lunedì 22 febbraio 2010

I capuss




Questa tipica pietanza viene nominata ¨capuss¨ (o anche ¨capucc¨ a Bondo, Roncone, ecc...) e viene cucinata a Bolbeno e dintorni, in buona parte della Rendena e delle Giudicarie Esteriori, espressamente nelle ricorrenze patronali dei vari paesi, con una certa abbondanza, così che è possibile trovarne un assaggio in tutte le famiglie.
I ¨capuss¨ sono delle polpette avvolte accuratamente in foglie di vite di uva fraga. L’impasto di queste polpette è composto di:
pane raffermo formaggio grana burro uova erbe e coste prezzemolo uva sultanina aglio sale e pepe
Si prepara un bel pastone lavorandolo con le mani sulla spianatoia. Si divide in tante polpette che si incartano molto accuratamente in foglie di vite americana lavate e asciugate. Ogni ¨capuss¨ va legato bene con dello spago sottile. I ¨capuss¨ vanno poi lessati in acqua per circa venti minuti e vanno offerti freddi ma sempre avvolti nel loro incarto. Ogni commensale poi li slega, li libera dalla foglia e li condisce nel proprio piatto con olio ed eventualmente con altro sale e pepe. Si mangiano nel corso del pranzo oppure a merenda accompagnandoli con un buon bicchiere di vino.Sono molto appetitosi e che anche i ¨foresti¨ pur rimanendo all’inizio un po’ perplessi di fronte al loro aspetto, forse non molto invitante, ne sono quasi sempre conquistati. La loro preparazione è un po’ laboriosa (qui da noi molti cominciano il mercoledì o il giovedì precedente la festività perché amano assaggiarli nella giornata di venerdì), ma la fatica viene senz’altro ripagata dalla gioia che i propri familiari dimostrano all’apparire in tavola di questo profumato piatto

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